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Humanitas Gradenigo celebra la Giornata internazionale della medicina d’urgenza

Ricorre giovedì 27 maggio e richiama le competenze specifiche che l’ospedale osserva anche nel Pronto soccorso diretto da Giorgio Carbone e che, dallo scorso febbraio, conta pure sul contributo di quattro medici specializzandi provenienti da Hunimed.

 

Anche Humanitas Gradenigo sostiene la Giornata internazionale della medicina d’urgenza, in programma giovedì 27 maggio, anniversario del giorno in cui a Londra nel 1994 venne firmato l’atto di fondazione della Società europea di medicina d’urgenza. Il dottor Giorgio Carbone, responsabile della Medicina e Chirurgia d’urgenza dell’ospedale, promuove da anni una medicina d’urgenza basata sulle competenze, con medici specialisti in medicina d’urgenza, infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici d’ambulanza e personale di supporto adeguatamente formati. «Si tratta di un servizio sanitario fondamentale – afferma il dottor Carbone -, spesso in grado di salvare la vita e di ridurre i casi di invalidità tra i pazienti. Un servizio che deve essere accessibile a tutti e con il più alto livello di qualità possibile».

La Medicina e Chirurgia d’urgenza di Humanitas Gradenigo è nata proprio nella seconda metà degli anni Novanta e ha permeato l’attività del Pronto soccorso. Il dottor Carbone e tutto il personale sanitario medico si muovono da 25 anni nel rispetto di questo spirito che in Italia si riconosce nella Simeu (Società italiana della medicina di emergenza-urgenza).

E proprio negli anni Novanta sono nati i quattro medici specializzandi che, provenienti da Hunimed (l’Università di Humanitas dedicata alle Scienze biomediche e medico-chirurgiche), stanno lavorando da qualche mese in Humanitas Gradenigo tra Pronto soccorso, Medicina e Radiologia. La dottoressa Valeria Mundula è al secondo anno di specializzazione, si è laureata all’Università del Piemonte orientale per poi approdare a Hunimed: «Il mio primo anno l’ho trascorso a Rozzano – racconta –, pienamente calata nella gestione dell’emergenza Covid-19. La Medicina di emergenza-urgenza è il mio ambito preferito, quello nel quale voglio completare il mio percorso di formazione e realizzare la mia carriera lavorativa».

Sono invece tutti al primo anno di specializzazione dopo la laurea all’Università romana de La Sapienza gli altri tre giovani medici attivi dallo scorso febbraio in Humanitas Gradenigo. La dottoressa Elena Ferrari, il dottor Leonardo Lombardi e il dottor Salvatore Giarrizzo: lavoreranno per sei mesi nel reparto di Medicina interna e per sei mesi in Pronto soccorso. Anche loro tre hanno vissuto in corsia l’esperienza Covid-19: «Siamo arrivati nel pieno della terza ondata – conferma il dottor Lombardi – e ci siamo perciò trovati a gestire una situazione importante, molto formativa e che ci ha reso orgogliosi di quanto stavamo facendo per i pazienti».

Ciascun medico specializzando si appoggia a un cosiddetto “tutor”: un medico strutturato che ha il compito di seguirne il percorso di crescita interno all’ospedale. I dottori Claudio Taliano, Federica Ghione, Carla Olivetti e Giovanni Musso sono i medici di Humanitas Gradenigo che hanno “preso in cura” gli specializzandi di Hunimed. «Da parte loro c’è grande disponibilità e competenza – commenta il dottor Giarrizzo – sono medici di alto livello che ti consentono di imparare sul campo».

L’autonomia e l’apprendimento sono al centro della riflessione della dottoressa Ferrari: «È un’esperienza molto forte, totalmente diversa da quanto fatto prima. La Medicina di emergenza-urgenza ha una forte componente di praticità che ci risulterà molto utile nel futuro della nostra professione».

La Scuola di specializzazione di Medicina di emergenza-urgenza di Hunimed, diretta dal professor Carlo Selmi, dura cinque anni e richiede la maturazione di una serie di conoscenze teoriche, scientifiche e professionali nei campi del primo inquadramento diagnostico (intra ed extra ospedaliero) e il primo trattamento delle urgenze mediche, chirurgiche e traumatologiche. Allo specialista in Medicina di emergenza-urgenza vengono richieste le competenze professionali e scientifiche nel campo della fisiopatologia, clinica e terapia delle urgenze ed emergenze mediche, nonché della epidemiologia e della gestione dell’emergenza territoriale onde poter operare con piena autonomia, nel rispetto dei principi etici, nel sistema integrato dell’Emergenza-urgenza.