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Geriatria, un nuovo ambulatorio per Humanitas Gradenigo

Si rivolge a pazienti anziani che soffrono di diverse patologie, comprese quelle cognitive: «L’approccio è di carattere multidisciplinare e viene individuato valutando le singole esigenze, biologiche e funzionali, del paziente», spiega la dottoressa Claudia Crescenti, geriatra e responsabile del nuovo ambulatorio.

 

Un nuovo ambulatorio di Geriatria per Humanitas Gradenigo. È condotto dalla dottoressa Claudia Crescenti con l’obiettivo di rivolgersi a pazienti di oltre 75 anni che convivono con più problemi di salute, compresi i disturbi cognitivi. «Il geriatra ha il compito di tirare le fila di quelle che possono essere le diverse patologie del paziente anziano», spiega la dottoressa Crescenti.

 

Ci si rivolge a un geriatra quando lo stato di salute di una persona anziana è causa di fragilità considerevoli, oppure quando questa persona incontra difficoltà a seguire le terapie prescritte o a seguire le indicazioni dei diversi specialisti per gestire tutti i problemi di salute con cui convive. «Quella del paziente anziano fragile è una figura in costante aumento – prosegue la dottoressa Crescenti -. L’allungamento delle prospettive di vita e l’efficacia delle cure mediche hanno fatto notevolmente crescere il numero delle persone che si rivolgono con frequenza al Pronto soccorso dell’ospedale e che, spesso, vengono ricoverate con conseguente ulteriore peggioramento funzionale legato alla stessa ospedalizzazion.. Molte di queste persone rientrano a pieno titolo nel profilo del paziente che necessita dell’intervento di un geriatra, più che mai figura di riferimento per il loro quadro clinico».

La dottoressa Crescenti aggiunge: «L’approccio per i pazienti ultra 75enni deve essere sempre multidisciplinare – sottolinea -. Il geriatra modula le cure sulle singole esigenze, biologiche e funzionali, del paziente». L’approccio multidisciplinare alla cura del paziente e al supporto dei familiari comporta spesso l’affidarsi a un vero e proprio team di figure professionali che, oltre al geriatra, può includere infermieri, fisioterapisti, assistenti sociali, un nutrizionista, esperti di terapia occupazionale, logopedista e psichiatra. «In questo modo è possibile valutare i bisogni medici, assistenziali ed emotivi del paziente», sottolinea la dottoressa Crescenti. Una presa in cura che riserva attenzione anche a problemi contingenti come la perdita di memoria, l’incontinenza, il rischio di cadute e l’eventuale necessità di assistenza per vestirsi e per curare l’igiene personale e l’alimentazione.

Malattie cardiovascolari, ipertensione arteriosa, diabete, patologie cognitive, patologie respiratorie e artrite rappresentano le patologie trattate con maggiore frequenza dal geriatra. Come si svolge la visita geriatrica? Nella prima fase della visita geriatrica, il medico esegue un’accurata anamnesi clinica e si informa sui farmaci assunti in passato dal paziente e sulle eventuali terapie in corso. Dopodiché si passa a un esame obiettivo dei vari organi e apparati, anche in base alle priorità della visita, fissate in precedenza dal medico dopo avere sentito il paziente. «In caso di necessità si richiederanno ulteriori approfondimenti diagnostici al fine di ottimizzare quanto più possibile le terapie, sempre in base alle specifiche esigenze del singolo paziente», conclude la dottoressa Claudia Crescenti.