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“SOS Vista”, un filo diretto tra oculisti dell’ospedale e specialisti ambulatoriali.

L’Oculistica di Humanitas Gradenigo, diretta dal dottor Claudio Panico, ha attivato una casella di posta elettronica e un numero di telefono dedicato. Gli oculisti piemontesi vi si possono rivolgere per urgenze e consulenze, ma anche per prenotare esami e interventi o per inviare esami diagnostici come OCT e FAG.

 

Una casella di posta elettronica e un numero di telefono dedicato attivo tutti i giorni dalle ore 8 alle 18: è il filo diretto denominato “SOS Vista” che l’Oculistica di Humanitas Gradenigo, diretta dal dottor Claudio Panico, ha attivato da circa un mese con gli specialisti ambulatoriali di Torino e provincia.

«L’obiettivo principale – spiega il dottor Panico – è quello di offrire ai pazienti oculistici un percorso di prenotazione più snello e un tempo di attesa ridotto, nonché quello di ridurre i loro spostamenti, più che mai complicati dall’emergenza Covid». A “SOS Vista” gli specialisti ambulatoriali possono rivolgersi per urgenze e consulenze, ma anche per prenotare esami e interventi o per inviare esami diagnostici come OCT (Tomografia ottica computerizzata) e FAG (Fluorangiografia). «È una sorta di telemedicina di secondo livello – aggiunge il dottor Panico – che punta anche a una maggiore integrazione tra ospedale e territorio».

In Piemonte, l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha comportato notevoli ritardi nelle attività legate alle patologie oftalmologiche: «Rispetto all’anno prima – argomenta il dottor Panico -, nel 2020 sono state svolte 150mila prestazioni ambulatoriali, vale a dire la metà esatta di quanto registrato nel 2019. Sempre della metà si è ridotto il numero di interventi chirurgici di cataratta, passati da 30mila a 15mila e, infine, è crollato ben oltre il 50 per cento il numero delle IVT (Iniezioni intravitreali) per la cura delle maculopatie, patologie tempo dipendenti che se trascurate determinano la perdita irreversibile della vista».

Tutti questi numeri sono il sintomo di altrettanti disagi: «Una parte dei pazienti non operati – ribadisce il dottor Panico – andrà incontro a complicanze oculari intra e postoperatorie dovute al ritardato intervento chirurgico, ma anche a complicanze extraoculari come traumi e fratture dovuti alla ridotta capacità visiva. Il tutto si tradurrà in un aggravio di costi sociali ed economici legati a ricoveri, indennità di accompagnamento e richieste di ausili».

“SOS Vista” può quindi essere utile a rispondere ai casi di emergenza: «Già nelle prime fasi di sperimentazione – conferma il dottor Panico – abbiamo rilevato una riduzione dei tempi di attesa per le maculopatie. È merito del fatto che possiamo prenotare in tempi celeri sia la visita ambulatoriale comprensiva di OCT sia il trattamento con iniezione intravitreale, massimizzando così l’efficacia della terapia in una malattia tempo-dipendente». Ed evitando al paziente di “perdersi” o comunque rallentarsi tra prenotazione dell’OCT, visita ed eventuale trattamento.

«In questo modo – conclude il dottor Claudio Panico –, ci si prende cura di ogni tipo di urgenza. A “SOS Vista” risponde un oculista ospedaliero in grado di programmare qualunque evenienza, ma anche di favorire una maggiore integrazione tra ospedale e territorio nonché un flusso di informazioni e pazienti in entrambe le direzioni, poiché le persone trattate in ospedale vengono inviate nuovamente sul territorio per proseguire le proprie cure».