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Immagini migliori e velocità maggiore: è la nuova Risonanza magnetica

Entra in funzione il nuovo apparecchio di Risonanza magnetica di Humanitas Gradenigo: garantisce elevate performance cliniche, presenta importanti novità negli ambiti di Neurologia e Oncologia e, grazie a un magnete “open bore”, facilita l’accesso agli esami per i pazienti obesi o claustrofobici.

 

Maggiore accuratezza diagnostica degli esami in virtù di una più elevata qualità delle immagini e della velocità di acquisizione, massima flessibilità nell’indagine clinica grazie a un innovativo sistema di bobine che vantano la possibilità di adattarsi all’anatomia interessata. È il biglietto da visita del nuovo apparecchio di Risonanza magnetica di Humanitas Gradenigo, in funzione dalla prossima settimana e a disposizione di tutti i pazienti e gli specialisti dell’Ospedale.

Con un campo magnetico da 1,5 Tesla, la nuova Risonanza magnetica di Humanitas Gradenigo adotta due tecnologie (TIM e DOT) che garantiscono elevate performance cliniche e conta su un magnete “open bore” che aumenta il comfort e facilita l’accesso agli esami destinati ai pazienti obesi o claustrofobici: i primi possono contare su un’apertura più ampia del magnete, i secondi sulle dimensioni ultra compatte dell’apparecchio che consentono di eseguire la maggior parte degli esami con la testa fuori (fanno ovviamente eccezione gli esami dell’encefalo e della colonna cervicale). Ulteriore punto di forza della nuova Risonanza magnetica è anche la netta riduzione del rumore che accompagna gli esami.

L’apparecchio in dotazione a Humanitas Gradenigo dispone di una serie di strumenti che lo rendono accessibile e molto performante in diversi ambiti ospedalieri. In particolare, i pazienti di Neurologia e Oncologia potranno beneficiare di maggiori possibilità di indagine clinica che potranno rivelarsi molto utili nell’esame dei cambi metabolici del cervello in determinate aree nei casi di malattie degenerative o tumori. Inoltre, l’aumento del numero di canali di ricezione, passati da 16 a 48, ha favorito lo studio di articolazioni come ginocchio, anca e spalla che, così come i muscoli, possono ora contare su quadri iconografici di livello assoluto.

Potenziare la qualità di acquisizione delle immagini e aumentare le possibilità nello studio delle singole strutture comporta inoltre una forte riduzione nell’uso del mezzo di contrasto, spesso richiesto con la Risonanza magnetica sulla falsariga di quanto accade con la TC. A rendere più gradevole l’esecuzione dell’esame di Risonanza magnetica e ad attutire la sensazione di ansia che talvolta può interessare il paziente, contribuisce la grande illustrazione colorata e retroilluminata dai Led che arricchisce la volta del nuovo apparecchio con la foto di un paesaggio.