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La Festa dei Limoni dona un defibrillatore a Humanitas Gradenigo

La onlus torinese “La Festa dei Limoni” ha regalato al Pronto soccorso dell’Ospedale un nuovo apparecchio salvavita che è stato posizionato all’interno della nuova OBI.

Un defibrillatore in più per Humanitas Gradenigo. È quello donato ieri pomeriggio all’Ospedale da “La Festa dei Limoni”, onlus torinese che da anni destina il frutto delle proprie donazioni a ospedali o strutture con persone in condizione di difficoltà sociale. Il nuovo defibrillatore è stato posizionato all’interno della OBI (Osservazione breve intensiva) di Humanitas Gradenigo, inaugurata un mese fa e in grado di accogliere fino a diciotto pazienti, completando la disponibilità di apparecchi per la defibrillazione nell’area di Emergenza e Urgenza dell’Ospedale.
Marco Braico, presidente de “La Festa dei Limoni” nonché autore dell’omonimo romanzo che racconta la sua storia di malattia e il percorso clinico che gli ha permesso di sconfiggerla, ha sottolineato la finalità che muove l’associazione: «Doniamo cose concrete, non denaro. In pochi anni abbiamo già raggiunto ventisei strutture e completato oltre cinquanta obiettivi», ha detto. Mentre il Direttore generale di Humanitas Gradenigo, Paolo Berno, ha ringraziato per l’attrezzatura ricevuta dall’Ospedale definendo l’azione della onlus «un bell’esempio di solidarietà e impegno verso gli altri». Il Direttore sanitario di Humanitas Gradenigo, dottor Domenico Tangolo, ha infine rimarcato l’importanza del legame tra Ospedale e territorio che «si sostanzia in iniziative di grade utilità come quella odierna».
Il defibrillatore è stato consegnato da Braico al dottor Giorgio Carbone, responsabile del Pronto soccorso di Humanitas Gradenigo, accompagnato nell’occasione dal dottor Piero Mandelli e dalla dottoressa Cecilia Deiana dell’area di Emergenza e Urgenza dell’Ospedale. Il nuovo apparecchio, piccolo, leggero e maneggevole, consente al personale specializzato in tecniche di rianimazione di utilizzare la modalità semiautomatica per sfruttarne l’estrema flessibilità delle opzioni terapeutiche: una speciale manopola di selezione consente agli operatori di spostarsi rapidamente tra i diversi menu dell’apparecchio e di erogare al paziente la defibrillazione o la terapia di stimolazione. La donazione del nuovo defibrillatore e la sua entrata in funzione all’interno della OBI sono state possibili grazie al fondamentale contributo dell’Ingegneria clinica di Humanitas Gradenigo che ha seguito tutti i passi necessari a far sì che l’apparecchio venisse consegnato e messo in funzione in tempi celeri.