COME TI POSSIAMO AIUTARE?

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Ormai è certo, siamo ciò che mangiamo, siamo il risultato dei macro e micronutrienti che ogni giorno scegliamo di assumere o il risultato della loro mancanza. Il cibo, inoltre, è in grado di interferire con i geni correlati alle principali malattie croniche, risulta evidente quanto mangiare bene possa impattare sul nostro stato di salute.

Gli specialisti del percorso di Medicina d’insieme aiuteranno la persona ad apportare i giusti cambiamenti alle abitudini alimentari, senza troppe privazioni, ma col fine ultimo di rendere il cibo un alleato per il raggiungimento del benessere psico fisico. 

Attraverso un’attenta valutazione della situazione clinica, un’accurata visita medica, l’analisi delle abitudini alimentari e cercando di comprendere insieme alla persona i meccanismi che lo spingono ad avere comportamenti scorretti nei confronti del cibo – grazie alla collaborazione di specialisti del settore – il percorso offre, a chi lo desidera, un piano nutrizionale personalizzato

Il microbiota

Manipolando il microbiota (ovvero la popolazione di microrganismi che ci abitano) è possibile agire indirettamente sull’espressione di alcune malattie, sull’infiammazione cronica, sulla risposta ad alcuni trattamenti farmacologici ed è possibile far regredire alcuni sintomi.

Il Centro di Medicina d’insieme di Humanitas Gradenigo mette a disposizione non solo l’esame, ma anche una dettagliata refertazione volta ad evidenziare la causa di eventuali sintomi, le caratteristiche di una disbiosi (ossia l’alterato equilibrio tra generi microbici con conseguente impatto negativo sulla salute), la predisposizione a sviluppare alcuni disturbi/patologie e/o a capire se una determinata situazione problematica trova supporto in un alterato equilibrio tra consorzi batterici intestinali.

Per chi è indicato l’esame?

  • Per le persone senza disturbi apparenti in ottica di prevenzione, perché è risaputo che alcuni ceppi batterici predispongono a determinate patologie o situazioni dannose e scoprirli può consentire di mettere in atto modifiche benefiche del proprio stile di vita.
  • Per coloro che hanno sintomi o patologie, invece, analizzare il microbiota offre uno strumento in più per coadiuvare le terapie e, spesso, per risolvere sintomi presenti da lungo tempo. Viene infatti valutato per problematiche gastroenterologiche (come diarrea, stipsi, colon irritabile, gonfiore, mal digestione, gastrite e reflusso), cutanee (psoriasi, dermatiti), infezioni recidivanti (per esempio cistiti, vaginiti), malattie infiammatorie croniche, obesità, sindrome metabolica, problematiche di ansia e depressione, a supporto dei percorsi di fecondazione assistita per indagare la disbiosi e migliorare il quadro sistemico. In ambito oncologico, nei percorsi oncologici per risolvere sintomi o ottimizzare la salute intestinale in previsione o al termine dei trattamenti, la letteratura supporta l’ipotesi che il microbiota possa modificare la risposta ai trattamenti e la tossicità degli stessi: analizzarlo e modificarlo può essere utile per ridurre gli effetti collaterali e migliorare l’efficacia dei farmaci.

Con il risultato dell’esame sarà possibile impostare una adeguata terapia pre/probiotica associata o meno a farmaci o fitofarmaci con lo scopo di restituire salute al nostro intestino e, dunque, al nostro corpo, e rendere i batteri i nostri migliori alleati nel mantenimento/ripristino di un ottimo stato di salute.