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Welcome Book, in un libretto il modello assistenziale Humanitas

Destinata al personale assistenziale e sanitario di Humanitas Gradenigo, la pubblicazione illustra l’organizzazione e le finalità dei Servizi assistenziali sanitari dell’Ospedale: «Migliorare l’assistenza dei pazienti orientando e valorizzando il lavoro del personale», è l’obiettivo espresso dal dottor Aldo Montanaro, responsabile S.A.S. di Humanitas Torino.

Un libretto di “benvenuto” di ventotto pagine destinato al personale assistenziale e sanitario dell’ospedale. È il “Welcome Book”: la novità che dai primi giorni del 2018 accompagna gli ospedali di Humanitas a Torino e che riguarda anche Humanitas Gradenigo, coinvolto nella fase progettuale del documento e già da qualche mese in navigazione verso il modello organizzativo descritto nel testo.

Il dottor Aldo Montanaro, responsabile dei Servizi assistenziali sanitari (S.A.S.) di Humanitas Torino, con l’aiuto dei coordinatori di tutto l’Ospedale ha realizzato e progressivamente strutturato il Welcome Book: «Si tratta di una vera e propria guida – afferma – che illustra in modo chiaro l’organizzazione e le finalità dei Servizi assistenziali sanitari all’interno e all’esterno dell’Ospedale».

L’oggetto della guida riguarda tutti: pazienti, medici, figure professionali e collaboratori dell’Ospedale. «Il Welcome Book – prosegue il dottor Montanaro – rappresenta la risposta a un’esigenza emersa proprio dal confronto con il personale assistenziale e sanitario di Humanitas Gradenigo. Chiarezza negli obiettivi e maggiore precisione nell’orientamento assistenziale erano le due richieste che, una volta accolte, avrebbero facilitato un maggiore riconoscimento all’interno dell’organizzazione e sviluppato un ancor più solido senso di appartenenza». Il punto di partenza è così stato quello di strutturare un modello assistenziale univoco che partisse dalla gestione delle complessità per includere tutte le varianti che la contraddistinguono: «Migliorare gli esiti dell’assistenza sui pazienti occupandosi con grande attenzione anche del loro benessere e della loro soddisfazione è stato uno dei focus del nostro lavoro – aggiunge -. Il progetto è partito assieme ai coordinatori infermieristici e ha progressivamente coinvolto l’intero Ospedale, anche attraverso una serie di incontri tesi a realizzare quattro diversi progetti: i piani di assistenza standard, i profili di competenza, le Evidence-based practice (in campo clinico si tratta della pratica basata sulle evidenze), il sistema di rilevazione esiti con valutazione del benessere e della soddisfazione della persona assistita».

«Questo tipo di formazione genera competenze, valorizza i professionisti e li orienta negli interessi e nella crescita professionale – continua il dottor Montanaro -. È anche un modo efficace per mostrare agli interlocutori esterni od occasionali la validità del modello assistenziale di Humanitas Gradenigo». La direzione del Welcome Book è coerente in tutti i suoi aspetti con il MAP, il Metodo assistenziale professionalizzante che già da un paio d’anni connota in modo specifico i Servizi assistenziali sanitari di Humanitas Torino: «Il MAP valuta la complessità assistenziale della persona in rapporto alle sue condizioni di salute – spiega il dottor Montanaro. Il metodo deduce le reali necessità di assistenza del paziente scegliendo le appropriate tipologie di intervento, distinguendo le azioni degli infermieri da quelle degli operatori di supporto e calcolando anche il fabbisogno qualitativo e quantitativo di risorse umane».

Sulle pagine del Welcome Book, coordinatori, personale infermieristico, tecnico e riabilitativo di Humanitas Gradenigo hanno a disposizione uno strumento che utilizza la metafora di una nave nel mare alla quale è richiesto di essere equipaggiata ad hoc per fronteggiare le difficoltà e tenere ferma la rotta. La composizione dell’organico dei Servizi assistenziali sanitari, la meta alla quale i Servizi ambiscono («Sempre la persona e la sua complessità assistenziale», puntualizza il dottor Montanaro) e le coordinate che devono seguire per raggiungerla, i valori che uniscono i membri dell’equipaggio: sono alcune della parti sviluppate nel libretto che si chiude richiamando in modo forte la “vision” e la “mission” di Humanitas.

«Se ciascuno di noi unisce il proprio talento a quello degli altri nell’ambito di un unico e inequivocabile modello organizzativo – conclude il dottor Aldo Montanaro -, il risultato finale sarà quello di un’esperienza unica di grande valore, in grado di valorizzare il singolo operatore, l’intera organizzazione e la nostra professione. Soprattutto, in questo modo, si fornirà un’eccellente risposta alle persone che si rivolgono all’Ospedale Humanitas Gradenigo per la soddisfazione dei propri bisogni correlati a un problema di salute».