Presentati i dati registrati in Piemonte nel corso del 2018: cala, per la prima volta, il numero di nuove diagnosi, mentre cresce la sopravvivenza a cinque anni dalla malattia. All’interno della Rete oncologica di Piemonte e Valle d’Aosta, Humanitas Gradenigo ribadisce il ruolo di Centro di riferimento regionale per diverse patologie oncologiche.
Nel 2018 in Piemonte si è registrato un calo delle nuove diagnosi di tumore: è la prima volta che succede ed è un dato che testimonia dell’attenzione rivolta ai percorsi di diagnosi e cura nei reparti di Oncologia degli ospedali piemontesi, raccolti nella Rete oncologica di Piemonte e Valle d’Aosta. All’interno di questa Rete, l’Ospedale Humanitas Gradenigo riveste il ruolo di Centro di riferimento regionale per diverse patologie oncologiche: tumori dell’apparato gastroenterico, tumori della cute, tumori primitivi dell’osso e metastasi ossee, tumori urologici, tumori dell’ovaio, tumori rari (specificamente sarcomi dei tessuti molli, osteosarcomi, sarcomi di Ewing, GIST e sarcomi ginecologici).
Nel corso del 2018 in Piemonte sono stati stimati 30.850 casi di tumore, cinquanta in meno rispetto ai 30.900 del 2017. Nella nostra regione, il tumore più frequente è oggi quello della mammella (nel 2018 sono stati stimati 4.350), seguito da quelli del colon-retto (4.050 casi) e del polmone (3.450 casi). L’altro numero positivo estremamente è quello che vede 280mila persone vivere dopo la scoperta della malattia, un dato in costante aumento che vede la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi raggiungere il 63 per cento tra le donne e il 53 per cento fra gli uomini, in perfetta linea con la media nazionale.
Tutti questi numeri sono contenuti nel volume “I numeri del cancro”, realizzato da AIOM (Associazione italiana di oncologia medica), AIRTUM (Associazione italiana registri tumori), Fondazione AIOM e PASSI (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia), presentato lo scorso 8 marzo nella sede della Regione Piemonte. «La nostra regione ha una consolidata tradizione nel campo della prevenzione oncologica – ha ricordato nell’occasione l’assessore regionale alla Sanità, Antonino Saitta – e per mantenere questi livelli di eccellenza abbiamo rafforzato l’attività di cura dei tumori delle strutture sanitarie piemontesi». L’assessore ha perciò ricordato il rinnovato impegno che la Regione ha assunto con Humanitas Gradenigo: «Una struttura in grado di garantire competenze specifiche elevate per la cura delle patologie tumorali e che svolge un ruolo di riferimento all’interno della Rete oncologica regionale».
Oltre a quella di reparto, l’attività dell’Oncologia di Humanitas Gradenigo, diretta dal dottor Alessandro Comandone, comprende l’attività specialistica ambulatoriale (visite, esami, terapie e chirurgia ambulatoriale) e l’attività chirurgica oncologica che, nel corso del 2018, ha registrato un significativo aumento nel numero di patologie trattate e interventi eseguiti, sempre nel rispetto dei protocolli ERAS (improntati al miglior recupero dopo un’operazione chirurgica).