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Respirare bene: cosa fare per proteggere la salute dei polmoni

Inquinamento ambientale, fumo attivo, passivo, e da esposizione professionale, sono solo alcuni dei fattori noti che possono danneggiare la salute dei polmoni. Così come si va dal dentista per prevenire le malattie dentali, o dal cardiologo per prevenire le malattie cardiovascolari, anche per proteggere la propria salute e continuare a respirare bene nell’arco della propria vita, è importante prendersi cura della salute dei propri polmoni.

Ne parliamo con il dottor Valter Brossa, Responsabile dell’Ambulatorio di Pneumologia di Humanitas Gradenigo e di Humanitas Cellini.

Quali sono le cause e i campanelli d’allarme di una respirazione compromessa?

Prima che la funzione dei polmoni decada e sia compromessa, cioè insorga una patologia polmonare, sono molti i campanelli d’allarme che i nostri polmoni ci inviamo e che non dovremmo sottovalutare. La mancanza di fiato a riposo, alzandosi da una sedia o dal letto, facendo pochi gradini di scale, la tosse, la sensazione di peso toracico, le palpitazioni, ma anche l’attacco di asma o un’asma da sforzo, infezioni broncopolmonari ricorrenti, anche nei bambini piccoli, sono tutti segnali di sofferenza dei polmoni. Si tratta di sintomi che possono essere causati dall’abitudine al fumo di sigaretta, dall’esposizione al fumo passivo, in modo particolare nei bambini, a sostanze broncoirritanti o comunque broncolesive, cioè lesive per l’apparato respiratorio, a inquinanti ambientali, specie per le persone che vivono in grandi città. L’apparato respiratorio dell’essere umano, infatti, esposto all’inquinamento ambientale, è più sensibile e viene più danneggiato rispetto al cuore. Tutti questi fattori però, che possono essere presenti contemporaneamente nella stessa persona, contribuiscono a far decadere la qualità della respirazione negli anni.

Come si protegge la salute dei polmoni?

Per proteggere la salute e la funzionalità dei nostri polmoni dobbiamo ricorrere alla prevenzione polmonare con spirometria. La spirometria è un esame estremamente semplice che, in pochi minuti, permette di ottenere una risposta immediata e un quadro preciso della funzionalità respiratoria. La spirometria rileva diversi parametri respiratori, tenendo in considerazione anche dati individuali del paziente, come sesso, età, peso e altezza. La visita e la spirometria permettono allo pneumologo di evidenziare precocemente asma, BPCO (bronchite cronica ostruttiva), e altre malattie broncocostrittive che influenzano la funzione polmonare.

Una volta eseguita la spirometria, e poi ripetuta a distanza di tempo, lo specialista può tenere sotto controllo eventuali problemi al fine di intervenire con misure correttive, come ad esempio, accertamenti diagnostici supplementari.

Insieme ai test di prevenzione e valutazione della funzionalità respiratoria, per proteggere la salute dei propri polmoni è importante:

  • smettere o non iniziare a fumare
  • evitare di fumare in presenza di altre persone, in modo particolare in presenza di bambini e in luoghi chiusi
  • limitare l’esposizione dei bambini agli scarichi diretti delle auto mentre sono nei passeggini
  • usare i dispositivi di protezione in caso si svolgano lavori a contatto con sostanze broncoirritanti, ma anche quando si utilizzano in casa detergenti a base di ammoniaca, ad esempio, che è una sostanza irritante per l’apparato respiratorio. 

Come si esegue la spirometria?

La spirometria è un esame estremamente semplice da eseguire, tanto che può essere effettuato sia negli adulti che nei bambini. L’esame consiste nell’inspirare e poi espirare con forza tutta l’aria inspirata, seguendo le indicazioni del medico o dell’infermiere addetto all’esecuzione dell’esame; la procedura può essere ripetuta anche per 3 volte al fine di estrapolare l’esame tecnicamente corretto.

Per eseguire la spirometria la respirazione deve avvenire esclusivamente attraverso la bocca eliminando la via nasale, e sarà poi lo pneumologo che, esaminato il tracciato spirometrico, darà le indicazioni più corrette al paziente in termini di necessità di eseguire eventuali ulteriori accertamenti con spirometria completa con esecuzione del test della diffusione del monossido di carbonio (DLCO), e altri esami ritenuti utili dallo specialista che indicherà anche la terapia più corretta.