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Pelle: l’importanza dell’autoesame e di una corretta esposizione al sole

La pelle è un organo molto complesso, di cui è importante avere cura. Le cellule della nostra pelle infatti possono anche andare incontro a trasformazione, con l’insorgenza di tumori cutanei, benigni o maligni.

La prevenzione passa attraverso una frequente osservazione della propria pelle e una corretta esposizione al sole. Ecco i consigli della dottoressa Alessandra Farnetti e della dottoressa Anna Maria Ronco, della Dermochirurgia oncologica di Humanitas Gradenigo, ospiti in studio a Filo diretto su 7 Gold Telecity Torino.

I fattori di rischio

Come spiega la dottoressa Ronco “La trasformazione delle cellule della nostra pelle può avere cause endogene, legate al tipo di pelle, e cause esogene, ovvero provocate da fattori esterni.

È dunque importante conoscere com’è la nostra pelle, perché alcuni tipi sono più a rischio di altri, sia perché geneticamente predisposti a formare lesioni tumorali, sia per quanto riguarda il corretto rapporto con l’esposizione alle radiazioni ultraviolette. Gioca un ruolo anche il numero di nei che abbiamo sulla pelle ed è anche fondamentale conoscere la familiarità e dunque sapere se in famiglia ci sono stati casi di lesioni tumorali. Dato che la pelle può modificarsi nel corso degli anni è bene fare visite di controllo periodiche”.

“I soggetti più a rischio per tumori cutanei – aggiunge la dottoressa Farnetti – sono quelli con tanti nei, con la carnagione più chiara, coloro che hanno lentigo solari in seguito a scottature, oppure chi ha familiari con questo problema. Per costoro è davvero importante sottoporsi a controlli periodici per arrivare eventualmente a una diagnosi precoce”.

L’autoesame della pelle

La dottoressa Farnetti raccomanda a ciascuno di esaminare la propria pelle, compresa quella di mani e piedi. È bene osservare anche i nei, controllare che non abbiano subito modificazioni e laddove ciò si avvenuto, è necessario consultare il medico per una valutazione. Si pensi che il melanoma, nel 70% circa dei casi, compare su cute sana: “quindi se ci accorgiamo che compare una nuova lesione, che in un mese/mese e mezzo non regredisce, ma magari continua a crescere o si ulcera spontaneamente anche solo sfiorandola con un asciugamano, occorre rivolgersi subito al medico”. 

Le regole per una sana esposizione al sole

“Il sole fa bene – precisa la dottoressa Ronco – perché aiuta a formare vitamina D, indispensabile per le nostre ossa, aumenta il buon umore con la produzione di serotonina e cura anche alcune malattie cutanee. Se non ci proteggiamo adeguatamente però, le radiazioni ultraviolette possono danneggiare la pelle”.

Le ustioni solari prima dei 15 anni predispongono maggiormente allo sviluppo di tumori cutanei: occorre dunque particolare attenzione nella protezione dei più piccoli.

Il sole fa bene, ma fa male scottarsi, ecco perché è importante seguire alcune precauzioni: “evitare di esporre i bambini molto piccoli, evitare le ore centrali della giornata, stare all’ombra, indossare un cappellino e una maglietta, proteggere gli occhi con occhiali appropriati, usare creme protettive e idratarsi molto bevendo frequentemente”, raccomanda la dottoressa Ronco.