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Pap test: cosa non fare prima dell’esame

Il pap test è un esame eseguito dal ginecologo durante la visita, il cui scopo è individuare precocemente il tumore della cervice uterina o specifiche alterazioni, sempre a livello delle cellule del collo dell’utero, che col passare del tempo potrebbero diventare tali. Come la maggior parte degli esami diagnostici, anche il pap test prevede una preparazione.

Quando serve il pap test?

Durante la visita ginecologica, lo specialista può eseguire il pap test per rilevare o escludere la presenza di tumori ginecologici, come il tumore del collo dell’utero, ma anche lesioni precoci che potrebbero diventare un tumore, e ancora infezioni e infiammazioni.

L’esame del pap test è raccomandato fin dall’inizio dell’attività sessuale e almeno fino a 65-70 anni, da eseguire ogni 1-3 anni, a seconda del risultato e della valutazione del ginecologo. Sebbene cambiare spesso partner sessuali aumenti la possibilità di contrarre virus come il Papilloma virus, ad esempio responsabile di oltre il 98% dei tumori della cervice, il pap test va ripetuto regolarmente per una diagnosi precoce anche se si è in una relazione stabile.

Cosa non fare prima del pap test?

Prima di sottoporsi all’esame del pap test, è importante sapere che alcune condizioni possono alterare i risultati dell’esame. Pertanto, è raccomandato non programmare il pap test durante il flusso mestruale. L’ideale è fissare il pap test circa tre giorni dopo la fine delle mestruazioni e almeno una settimana prima dell’inizio previsto per le prossime. In caso di gravidanza, oltre a non tenere in considerazione queste indicazioni, è bene sapere che il pap test è sicuro e non nuoce in alcun modo alla salute e al benessere del feto.

In tutti i casi, prima del pap test è importante non avere rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti l’esame, evitare lavande vaginali, l’uso di prodotti di igiene da inserire in vagina, per le 48 ore prima dell’esame.

Invece, le terapie farmacologiche, l’uso di contraccettivi orali (la pillola) o locali, e la spirale intrauterina non interferendo con l’esame, non vanno né sospesi né rimossi.

Come si effettua il pap test?

L’esame dura pochi minuti. Dopo aver fatto sedere la persona sul lettino ginecologico, il ginecologo introduce in vagina un divaricatore monouso per dilatare leggermente e delicatamente l’apertura vaginale che permette la visibilità del collo dell’utero. Il pap test prevede il prelievo di un campione di cellule dalla parete esterna del collo dell’utero e del canale cervicale, con una sorta di spatolina e un bastoncino con cotton fioc. Il campione prelevato viene “strisciato” su un vetrino da laboratorio per effettuare l’analisi citologica sulle cellule. L’esame in alcuni casi può dare un leggero fastidio.