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Ostruzione delle vie lacrimali: intervento mininvasivo con équipe multidisciplinare

«Il lavoro di squadra svolto dall’otorinolaringoiatra e dall’oculista permette di accompagnare il paziente durante tutto il percorso di cura e di offrirgli la massima sicurezza e comfort anche nel post operatorio» spiega il dottor Luca Brusasco, oculista di Humanitas Gradenigo.

La stenosi, anche detta ostruzione, delle vie lacrimali è una patologia frequente che si presenta solitamente con lacrimazione incontrollata – tecnicamente definita epifora – causata da un blocco che non permette il passaggio della lacrima dall’occhio fino al naso. La diagnosi di questa problematica viene effettuata durante una normale visita oculistica, a cui fanno seguito esami strumentali di approfondimento e un colloquio con l’otorinolaringoiatra prima dell’intervento.

Quali sono le persone più soggette all’insorgenza di questo disturbo?

«La stenosi delle vie lacrimali è più frequente nelle persone anziane e in coloro che si sottopongono a terapie chemioterapiche» sottolinea il dottor Luca Brusasco, oculista di Humanitas Gradenigo.

Come si svolge l’intervento e quali i vantaggi?

La chirurgia tradizionale viene eseguita dall’oculista e prevede un’incisione sotto l’occhio. «L’intervento per via endoscopia transnasale che eseguiamo in Humanitas Gradenigo invece è mininvasivo, senza cicatrici visibili sul volto e il recupero per il paziente è molto rapido e poco doloroso» spiega il dottor Luca Raimondo, responsabile dell’Otorinolaringoiatria di Humanitas Gradenigo.

«L’intervento è possibile grazie alla collaborazione multidisciplinare tra oculisti e otorinolaringoiatri, senza dimenticare il ruolo svolto dal radiologo nello studio dell’anatomia del naso e dall’anestesista in sala. Questo lavoro di squadra ci permette di accompagnare il paziente durante tutto il percorso di cura e offrirgli la massima sicurezza e comfort anche nel post operatorio» chiarisce il dottor Luca Brusasco.