Sono stati assegnati i riconoscimenti ai due progetti di qualità clinica vincitori del concorso di idee rivolto a dipendenti e collaboratori dell’Ospedale. Premiate l’Ortopedia e Traumatologia (video tutorial per i pazienti con protesi di anca o ginocchio) e l’Oncologia (formazione di operatori e caregiver). «Premiare la qualità clinica significa avviare un circolo virtuoso», osservato il Direttore sanitario, dottor Domenico Tangolo.
“La Qualità premia, premiamo la Qualità”: mercoledì 18 luglio nella Sala Rossa di Humanitas Gradenigo sono stati assegnati i riconoscimenti ai due progetti di qualità clinica vincitori del concorso di idee rivolto a dipendenti e collaboratori dell’Ospedale. Il concorso è nato dal riconoscimento che la Regione Piemonte ha assegnato a Humanitas Gradenigo per i risultati clinici ottenuti nel corso del 2017, valutati attraverso il PNE (Programma nazionale esiti), sistema del Servizio sanitario nazionale che analizza in modo oggettivo gli esiti degli interventi sanitari.
I premi sono andati al reparto di Ortopedia e Traumatologia (per il progetto denominato “Tutorial per la riabilitazione in pazienti operati di protesi di anca e ginocchio”) e al dottor Ferdinando Garetto del reparto di Oncologia (“Applicare la legge 219/2017: il tempo di cura”) che hanno spiccato su un nutrito gruppo di lavori realizzati in ambito medico, infermieristico e amministrativo.
«Il nostro progetto – ha spiegato il dottor Renè Negretto, responsabile di Ortopedia e Traumatologia – punta a migliorare la qualità del soggiorno del paziente all’interno del nostro reparto attraverso una più rapida ripresa della autonomia personale». Sottoposto a protesi di anca o ginocchio, il paziente avrà a disposizione un audiovisivo realizzato per illustrare le varie fasi della riabilitazione con esercizi pratici da eseguire in autonomia in qualsiasi momento della giornata: «Sarà un miglioramento molto significativo per il paziente e per la qualità della sua cura – ha aggiunto – perché quel video lo aiuterà a eseguire i gesti corretti e sarà a sua disposizione a tutte le ore del giorno e della notte, in ospedale come in casa».
È invece nato per concretizzare l’affermazione dichiarata nella legge 219 del 2017 (“La comunicazione è tempo di cura”) che il dottor Ferdinando Garetto, medico dell’Oncologia dell’Ospedale, ha pensato alla progettazione del tempo di cura nell’attività quotidiana «Formazione di operatori e caregiver per muoversi in ossequio ai principi della comunicazione efficace – ha argomentato in Sala Rossa -. Comunicare in modo corretto con i pazienti e i loro familiari significa curare in modo efficace». Ha quindi ricordato l’attenzione storica che l’Oncologia di Humanitas Gradenigo presta alle cure palliative: «Questo progetto si fa forza della tradizione del’Ospedale e raccoglie la sfida contenuta nella legge 219».
In occasione della consegna dei riconoscimenti, il dottor Fabio Marchi, Amministratore delegato di Humanitas Torino, ha sottolineato l’importanza del concetto di qualità clinica: «Dovrebbe sempre essere il nostro obiettivo quotidiano primario nonché rappresentare un unicum con la qualità percepita dal paziente – ha detto -. È un’attitudine che appartiene alla tradizione di questo Ospedale e non per caso è stata significativamente riconosciuta dal PNE con un premio attestante il percorso di crescita di Humanitas Gradenigo, già sottolineato dai recenti riconoscimenti ottenuti per mano di Arpa e Bureau Veritas».
Dietro ai progetti iscritti al concorso c’è un patrimonio di idee dal quale attingere in un futuro molto prossimo. È stato il concetto espresso dal Direttore generale dell’Ospedale, dottor Paolo Berno: «Tra le righe di ciascun progetto abbiamo rintracciato stimoli di grande interesse, fortemente rappresentativi di ciò che Humanitas Gradenigo è oggi e di ciò che sarà domani», ha osservato. «Molti dei lavori presentati da medici, personale sanitario e assistenziale e uffici amministrativi possedevano indirizzi condivisi che obbediscono a un sentire comune del quale ci dobbiamo sentire tutti molto orgogliosi».
Altrettanto soddisfatto s’è detto il Direttore sanitario dell’Ospedale, dottor Domenico Tangolo: «Tutti i progetti presentati al concorso d’idee si sono segnalati per bellezza e interesse, ma non ne sono affatto rimasto sorpreso perché in meno di un anno ho imparato a conoscere il valore di Humanitas Gradenigo e delle persone che vi lavorano», ha affermato. «Premiare la qualità clinica significa avviare e sostenere un circolo virtuoso – ha aggiunto – e nei due progetti vincenti sono espresse ai massimi livelli la coralità, la compiutezza e la sostenibilità che sono alla base dei nostri valori».