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Incontinenza, la cura passa attraverso la riabilitazione del pavimento pelvico

Nuovo ambulatorio in Humanitas Gradenigo. È affidato alla dottoressa Linda Rabozzi ed è attivo in ambito urologico, ginecologico e proctologico: «L’incontinenza urinaria riguarda molte persone di entrambi i sessi. Se non adeguatamente affrontato, è un problema può fortemente condizionare la vita sociale di che ne è interessato».

 

Un ambulatorio dedicato alla riabilitazione del pavimento pelvico: è attivo in Humanitas Gradenigo ed è affidato alla dottoressa Linda Rabozzi, fisioterapista con una competenza specifica in questa disciplina che, in particolare, affronta i problemi di incontinenza. Un aspetto che riguarda un elevato numero di persone di entrambi i sessi e che, se non adeguatamente affrontato, può condizionare fortemente la vita sociale di che ne è interessato.

La riabilitazione del pavimento pelvico si traduce nel rinforzo della muscolatura del piano perineale anteriore e posteriore: «In Humanitas Gradenigo – spiega la dottoressa Rabozzi – lavorerò in ambito urologico, ginecologico e proctologico. In quest’ultimo campo, ho già avviato col dottor Franco Corno, una collaborazione che per il paziente prevede anche una seduta di riabilitazione pre intervento. Serve a non farlo arrivare impreparato alla fase riabilitativa che seguirà l’intervento chirurgico».

L’incontinenza urinaria è tipica degli uomini sottoposti a intervento chirurgico alla prostata o alla vescica nonché delle donne reduci da un parto naturale travagliato o in menopausa, ma si può anche manifestare nelle situazioni più semplici poiché le piccole perdite possono essere causate da leggere pressioni sulla vescica. «Nel mio ambulatorio – prosegue la dottoressa Rabozzi – valuto anche l’aspetto funzionale, in quanto talvolta il problema può essere dovuto a uno squilibrio sul piano perineale che deriva da più lontano». Ecco perché la visita comincia con la valutazione del paziente che si rivela utile per comprendere il tipo di lesione esistente. L’incontinenza può peraltro riguardare anche le bambine: «Talvolta l’attività sportiva sviluppa un pavimento pelvico ipertonico che favorisce le perdite urinarie – conferma la dottoressa Rabozzi -, anche in quel caso si procede con un lavoro posturale mirato alla risoluzione del problema».

«Nel corso delle sedute è molto importante far capire al paziente che cosa deve fare, fargli sentire lo stimolo e metterlo in condizione di ripetere l’esercizio a casa – prosegue la dottoressa Rabozzi . Dopo il test che permette di conoscerne la forza, si passa a un programma di rinforzo o rilassamento del pavimento pelvico, a seconda che ci si trovi di fronte a ipotono o ipertono. SI tratta di esercizi da eseguire in posizione supina, seduta o in piedi, piuttosto semplici da imparare e ripetere da soli a casa».

Quello dell’incontinenza è peraltro un problema che rimane ancora tabù. «Non è così abituale sentirne parlare – riconosce la dottoressa Rabozzi -, Ma non è affatto normale perdere la pipì dopo la menopausa o il parto. Bisogna agire prima che la situazione peggiori e lasci spazio ad altri problemi». Perché spesso si tratta di: «Situazioni invalidanti che non fanno uscire di casa e penalizzano fortemente le relazioni sociali – conclude la dottoressa Linda Rabozzi -. La riabilitazione del pavimento pelvico permette di ottenere risultati in grado di cambiare significativamente la qualità di vita del paziente».