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In Urologia la Fusion Biopsy, la prima in Italia con la doppia sonda

Diagnosi più precisa e semplice del tumore della prostata.

 

Diagnosi del tumore della prostata: l’Urologia di Humanitas Gradenigo si dota della Fusion Biopsy e, primo Centro in Italia, utilizza un nuovo modello che, a seconda della sede in cui si trova la lesione prostatica del paziente, consente di utilizzare un accesso transrettale o transperineale: in questo modo si crea la possibilità di raggiungere ancora meglio la lesione e di ottenere ulteriore precisione nella diagnosi.

La Fusion Biopsy è la tecnologia che, fondendo le immagini della Risonanza magnetica con quelle dell’Ecografo in 3D, consente l’esecuzione di prelievi mirati, utili a localizzare con maggiore precisione il tumore della prostata e a ottenere una diagnosi più accurata. La Risonanza Magnetica multiparametrica della prostata è attualmente l’unico esame diagnostico in grado di individuare con grande precisione la sede e il volume di una o più zone sospette per tumore. L’Ecografo in 3D è invece in grado di creare una mappa tridimensionale dei prelievi bioptici, perfetta per ricostruire con maggiore precisione la localizzazione e il volume del tumore. Fondendo le immagini della Risonanza Magnetica con quelle dell’Ecografo in 3D, la Fusion Biopsy consente di eseguire una biopsia mirata sulla zona sospetta e di ridurre in maniera importante il numero di prelievi bioptici, il discomfort del paziente e le possibili complicanze.

La diagnosi precoce è lo strumento più efficace per combattere il tumore della prostata. Riconoscere la presenza della malattia nella sua fase iniziale rende più semplice la cura del tumore maschile più diffuso nel mondo occidentale. Il tumore della prostata colpisce circa il 30 per cento di chi ha superato i 50 anni di età e riguarda l’80 per cento di chi ha già compiuto gli 80 anni. In Italia, ogni anno, si stimano circa 44 mila nuovi casi ed è più che mai importante adottare strumenti di prevenzione efficaci e affidarsi a specialisti di provata esperienza

L’apparecchiatura a disposizione dell’ospedale consente di modulare la tecnica bioptica a seconda del paziente. In caso di lesione posteriore si utilizza la sonda transrettale, mentre in caso di lesione anteriore la sonda transperineale consente un accesso più agevole. Il vantaggio di questa doppia opzione facilita il lavoro del medico specialista e riduce il disagio del paziente. Oggi è sufficiente esaminare l’esito della Risonanza magnetica per decidere quale tra le due vie scegliere. Un passo in avanti molto importante rispetto alle apparecchiature precedenti che prevedevano un’unica sonda e rendevano perciò più difficili e dolorose alcune biopsie.