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Il professor Fabio Lanfranco è il nuovo responsabile di Endocrinologia e Metabolismo di Humanitas Gradenigo

«L’Andrologia è una scienza multidisciplinare che offre risposte a problematiche specifiche quali disfunzioni sessuali e infertilità – afferma il professor Lanfranco – e che aiuta l’uomo a fare prevenzione migliorando stile di vita e correggendo errori comportamentali in grado di minare la sua salute sessuale e generale».

 

Il professor Fabio Lanfranco è il nuovo responsabile di Endocrinologia e Metabolismo di Humanitas Gradenigo. Docente di Endocrinologia al Dipartimento di Scienze mediche dell’Università di Torino e specializzato in andrologia, medicina della riproduzione, patologie tiroidee, paratiroidee e del metabolismo osseo, il professore ha dedicato nel tempo una grande attenzione anche al tema della prevenzione.

«Fino al completamento dello sviluppo puberale – afferma il professor Lanfranco -, l’andrologia svolge un ruolo fondamentale soprattutto in ambito preventivo alla ricerca di fattori di rischio o di eventuali problemi prima che si manifestino e che determinino ripercussioni non reversibili. Una corretta informazione e sensibilizzazione anche nei più giovani è dunque importantissima per la prevenzione e per instaurare un rapporto con il paziente sin dalla pubertà».

In Humanitas Gradenigo il professore gestisce un ambulatorio di Andrologia che offre visite con esami strumentali, esami del sangue e ormonali, ecodoppler e un’eventuale interventistica interna in collaborazione con le altre unità dell’ospedale.

«Le patologie più frequenti riscontrate nei pazienti sono la disfunzione erettile, l’eiaculazione precoce e l’infertilità, disturbi non facili da affrontare a livello psicologico ma verso i quali negli ultimi anni c’è stata un’apertura e un maggiore dialogo – sottolinea il professor Lanfranco -. L’iter del paziente dovrebbe prevedere un primo controllo in età puberale, un esame sulla fertilità in relazione al concepimento e un controllo della prostata verso i 45/50 anni. Successivamente sono raccomandate visite di controllo ogni due anni circa».

La disfunzione erettile – o “impotenza” per il grande pubblico – è legata all’invecchiamento ma può sopraggiungere anche prima e rivelarsi un campanello d’allarme per altre patologie più gravi come quelle dismetaboliche o cardiovascolari: «Per questo è importante avviare un iter medico – ribadisce il professor Lanfranco – che accompagni il paziente nel tempo e lo aiuti a livello preventivo ma anche psicologico». Oggi c’è sicuramente meno timore a trattare l’argomento e il disturbo è più conosciuto e curato che in passato, anche grazie all’arrivo di farmaci specifici. «Ma se ci fermiamo a riflettere – prosegue il professore – le ragazze iniziano ad andare dal ginecologo molto presto perché sollecitate dalla famiglia e dalle amicizie. Così non è per i ragazzi, che dovrebbero invece avere la medesima spinta e approccio nei confronti dell’andrologo, per avviare un dialogo costruttivo e poter vivere in modo sereno la propria sessualità».

Rimane invece ancora un tabù l’eiaculazione precoce: «Nonostante la presenza di farmaci efficaci – conferma il professor Lanfranco -, il disturbo colpisce i pazienti sin da giovani e interessa tutte le fasce di età costituendo spesso un problema nella coppia, quando invece potrebbe essere affrontato serenamente e con coscienza, affidandosi a cure mediche».

Il discorso legato all’infertilità è infine molto importante anche a livello sociale: «Nell’immaginario collettivo, il problema viene in primis ricondotto alla donna, nonostante possa riguardare entrambi i partner nella stessa percentuale. Anche in questo caso, se affrontata precocemente e in giovane età, l’infertilità maschile tende spesso a risolversi».

«È importante quindi – conclude il professor Fabio Lanfranco – sensibilizzare e indirizzare i giovani, ma anche tutta la popolazione maschile, verso la costruzione di un percorso medico che aiuti la propria salute sessuale e generale».

In Humanitas Gradenigo l’attività di Endocrinologia e Metabolismo sarà orientata a una collaborazione con le altre specialità dell’ospedale, Oncologia e Urologia su tutte. Il tumore del testicolo, ad esempio, registra la sua maggiore incidenza tra i 18 e i 30 anni e va affrontato in maniera multidisciplinare in un ambito di prevenzione, ma anche di diagnosi e cura.

Come da tradizione, l’Endocrinologia e Metabolismo di Humanitas Gradenigo tratta le patologie tiroidee e paratiroidee nonché quelle del metabolismo osseo come osteoporosi e osteopenia, affidandosi alla competenza specifica delle dottoresse Barbara Puligheddu, Raffaella Gancia, Stefania Corvisieri e Ilaria Messuti. Nell’ambito della Nutrizione clinica, tutti gli specialisti di Endocrinologia e Metabolismo operano in sinergia con l’ambulatorio per il controllo del peso e del metabolismo che ha come referente la dottoressa Daria Bongiovanni.

 

Il professor Lanfranco è specializzato in Endocrinologia e Malattie del ricambio, ha conseguito il dottorato di ricerca in Fisiopatologia medica e si è perfezionato in Andrologia in Germania.

È stato dirigente medico alla Città della Salute e della Scienza di Torino ed è oggi professore di Endocrinologia nonché docente presso la Scuola di Medicina e la Scuola universitaria di Igiene e Scienze motorie dell’Università di Torino e presso le Scuole di specializzazione in Medicina dello sport e in Endocrinologia e Malattie del metabolismo delle Università di Torino, Milano e del Piemonte orientale.

Il professor Lanfranco è stato anche responsabile del Servizio di Andrologia, Seminologia e Crioconservazione della Divisione universitaria di Endocrinologia di Torino che, sotto il suo coordinamento, ha ottenuto il riconoscimento di Centro di eccellenza nazionale della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS).