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Ernia inguinale, “live surgery” con le tecniche operatorie più nuove ed efficaci

“Tapp” e “Tep” sono le protagoniste del congresso che il 7 febbraio vedrà i chirurghi di Humanitas Gradenigo confrontarsi con quelli del Diakonessen Hospital di Utrecht (Olanda) in una serie di interventi trasmessi in diretta al Politecnico di Torino.
«Si tratta di due tecniche complesse che garantiscono al paziente assenza di dolore e recupero pressoché immediato», spiega la dottoressa Maria Paola Bellomo della Chirurgia generale di Humanitas Gradenigo.

 

Oltre il 45 per cento degli uomini sviluppa un’ernia inguinale: le moderne tecniche di trattamento consentono al paziente operato di tornare al lavoro già ventiquattr’ore dopo l’intervento e di riprendere a fare sport dopo appena venti giorni. Di queste tecniche, alquanto complesse e di riconosciuta efficacia, si parlerà a Torino il prossimo 7 febbraio, quando i chirurghi dell’Ospedale Humanitas Gradenigo e i loro colleghi olandesi del Diakonessen Hospital di Utrecht si ritroveranno per una serie di interventi in “Live Surgery” che verranno trasmessi in diretta e discussi nella Sala Consiglio Facoltà del Politecnico di Torino, teatro del congresso denominato “Tapp vs Tep”.

La Tapp è la tecnica laparoscopica che i chirurghi generali di Humanitas Gradenigo utilizzano da alcuni anni con riconosciuta efficacia: «La laparoscopia rappresenta oggi il “gold standard” per quanto riguarda colon ed ernie inguinali – conferma la dottoressa Maria Paola Bellomo, specialista della Chirurgia generale di Humanitas Gradenigo diretta dal dottor Renzo Leli -. Per il chirurgo, intervenire sulle ernie inguinali con la tecnica laparoscopica è piuttosto impegnativo perché comporta molti step di apprendimento e, in sala operatoria, una posizione faticosa e stancante, ma per il paziente i vantaggi sono indiscutibili e si sostanziano nella pressoché totale assenza di dolore e nel ritorno immediato alla vita di tutti i giorni». Risultati evidenti che, in tema di chirurgia erniaria, hanno portato la tecnica laparoscopica a essere equiparata dalle linee guida internazionali alla chirurgia open: «Al punto che oggi che può essere proposta al paziente anche per ernie semplici monolaterali, non più solo per quelle bilaterali o recidive come accadeva fino a qualche anno fa», conferma la dottoressa Bellomo.

La Tep è invece il marchio che contraddistingue l’attività del dottor Paul Davids e dell’équipe di Utrecht che il 7 febbraio eseguirà alcuni interventi nelle sale operatorie di Humanitas Gradenigo. «Per il paziente non cambia nulla in termini di esiti finali – spiega la dottoressa Bellomo -, ma la tecnica utilizzata dai colleghi olandesi ha la caratteristica di agire nella fascia compresa tra i muscoli e il peritoneo, in un’area che di solito non viene utilizzata né dalla Tapp né dalla chirurgia open». Anche la Tep è una tecnica piuttosto complessa che richiede una lunga curva di apprendimento ma offre, per contrasto, tempi di esecuzione assai più rapidi delle altre.

La “Live Surgery” del 7 febbraio vedrà quindi operare la dottoressa Maria Paola Bellomo e il dottor Claudio Filippa, ambedue chirurghi di Humanitas Gradenigo. La dottoressa Bellomo svolge peraltro il ruolo di docente nei corsi di Chirurgia laparoscopica e mininvasiva organizzati dalla Scuola speciale ACOI (Associazione chirurghi ospedalieri italiani). In particolare, il “Corso avanzato di parete addominale, ernie e laparoceli”, tenuto in diversi ospedali d’Italia dai due specialisti, richiama medici che in seguito completano il loro training proprio in Humanitas Gradenigo.

Tra gli ospiti di “Tapp vs Tep” compaiono anche il professor Mario Morino, ordinario di Chirurgia generale e digestiva dell’Università di Torino e direttore della Chirurgia universitaria della Città della Salute e della Scienza; il dottor Pierluigi Marini, presidente nazionale dell’ACOI; il dottor Paolo De Paolis, presidente nazionale della SIC (Società italiana di chirurgia) e il dottor Diego Cuccurullo, presidente della Italian society of hernia and abdominal wall surgery.