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Elastografia epatica, in Humanitas Gradenigo il Fibroscan di ultima generazione

«L’esame misura l’accumulo di grasso e l’indurimento del tessuto epatico ed è utile per monitorare nel tempo le malattie del fegato», spiega il dottor Mohammad Ayoubi, responsabile del rinnovato reparto di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva di Humanitas Gradenigo.

 

 

«Quello di elastografia epatica, noto anche come Fibroscan, è un esame specifico che studia il fegato misurandone la steatosi, vale a dire l’accumulo di grasso e il grado di fibrosi, cioè l’indurimento del tessuto epatico. È un esame particolarmente utile per monitorare nel tempo le malattie epatiche, la loro evoluzione e la loro risposta al trattamento».

Lo afferma il dottor Mohammad Ayoubi, responsabile di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva di Humanitas Gradenigo. «Si tratta – prosegue – di un esame non invasivo che si svolge esattamente come un’ecografia dell’addome: la sonda del Fibroscan viene applicata sulla cute del costato a destra, l’impulso generato dall’apparecchio determina la propagazione di un’onda elastica la cui velocità, misurata per mezzo degli ultrasuoni, è direttamente correlata alla rigidità del fegato che è a sua volta dipendente dalla quantità di fibrosi». Non si tratta di un esame né doloroso né pericoloso e può essere indicato anche per persone portatrici di pacemaker o per donne in stato di gravidanza. «Dura circa 10/15 minuti e richiede come unica forma di preparazione un digiuno di sei ore – precisa il dottor Ayoubi -. Il suo esito può suggerire il percorso di cura più adatto per la steatosi che può consistere in una dieta mirata, nel cambio dello stile di vita o in un trattamento farmacologico».

L’elostografia epatica figura tra gli esami che si possono eseguire nel rinnovato reparto di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva di Humanitas Gradenigo: nelle tre sale endoscopiche del reparto è oggi possibile accedere attraverso un percorso dedicato e un rinnovato banco di Accettazione che si affaccia sulla nuova sala d’attesa. L’elastografo oggi in dotazione all’ospedale è di ultima generazione e consente un esame più rapido e accurato.

I principali campi di intervento dell’Endoscopia di Humanitas Gradenigo riguardano Endoscopia diagnostica e operativa del tubo digerente, Endoscopia ed Ecoendoscopia del tratto biliopancreatico. Grande attenzione è rivolta anche a diagnosi, terapia e follow up per i polipi del colon. «In Italia, il tumore del colon rappresenta la seconda causa di morte per tumore – ricorda il dottor Ayoubi -. Ecco perché è opportuno favorire la prevenzione che trova il proprio “golden standard” nell’esame di colonscopia, capace di eseguire diagnosi e terapia in un colpo solo». Gli eventuali polipi riscontrati durante l’esame possono essere infatti rimossi in modo contestuale perché sono loro a dar origine a formazioni maligne.

In tema di prevenzione, il dottor Ayoubi consiglia al paziente asintomatico un controllo dopo il 50esimo anno di età: «Ma chi ha una familiarità con patologie tumorali di questo tipo, soprattutto se il familiare si è ammalato al di sotto di 50 anni, è opportuno muoversi con largo anticipo».

E sono sempre i medici della Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva di Humanitas Gradenigo a occuparsi dell’Endoscopia d’urgenza: «Il Pronto soccorso dell’ospedale garantisce le urgenze del tubo digerente per ventiquattr’ore al giorno – conclude il dottor Mohammad Ayoubi -: emorragie, corpi estranei e occlusioni rappresentano le principali cause d’intervento. Più in generale l’Endoscopia d’urgenza s’interfaccia con pazienti complessi, che richiedono ancora una volta una competenza tecnica specifica».