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Disfunzione erettile: cause e terapia con onde d’urto

La disfunzione erettile è un campanello d’allarme che, comunemente, viene invece identificato come una malattia, quasi uno stigma. Gli uomini tendono a non parlare di problemi e disturbi della sfera sessuale; tuttavia, la diagnosi precoce di disfunzione erettile può aiutare sia a risolvere il problema e recuperare il proprio benessere sessuale, sia a evitare conseguenze più gravi sulla salute.
Approfondiamo l’argomento con il dottor Marco Manzo, urologo presso la struttura complessa di Urologia e Andrologia Ricostruttiva di Humanitas Gradenigo diretta dal prof. Sedigh.

Quali sono le cause delle disfunzioni erettili?

La disfunzione erettile è una patologia assai frequente nella popolazione maschile, e diventa progressivamente più frequente con l’età. Avere una problematica erettile è frequentemente il primo campanello d’allarme di un evento cardiovascolare che, probabilmente, si potrebbe manifestare a distanza di tempo; la prima causa di disfunzione erettile è spesso un problema vascolare comune che porta all’ostruzione delle arterie peniene, ovvero dei vasi sanguigni che portano sangue al pene. Sovrappeso, obesità, sedentarietà, ma anche abitudine al fumo, diabete sono tutti fattori di rischio cardiovascolare che possono portare anche a sviluppare disfunzioni erettili.
Altra diffusa patologia, causa di disfunzione erettile, è la malattia di La Peyronie (Induratio Penis Plastica). Si tratta di una malattia che provoca la formazione di una “cicatrice” a livello dei corpi cavernosi con incurvamento del pene di vario grado, dolore ed appunto deficit erettile.

A chi rivolgersi in caso di disturbi?

Parlarne con il proprio medico e rivolgersi allo specialista urologo-andrologo è il primo passo per trovare tempestivamente le cause di disfunzione erettile e iniziare la terapia mirata. Nelle disfunzioni erettili, la terapia deve essere rivolta non solo a risolvere il disturbo di tipo sessuale, ma anche a gestire i fattori cardiovascolari che sono alla base del problema. Nei casi di disfunzione lievi-moderate, le terapie in genere sono di tipo farmacologico.
Da qualche anno, oltre a vari trattamenti farmacologici, si utilizzano le onde d’urto a bassa intensità (LI-SWT) applicate ai corpi cavernosi del pene, stimolando la creazione di nuove reti di vasi sanguigni. Il processo, chiamato neoangiogenesi, conduce alla formazione di un nuovo sistema vascolare nell’area peniena, aumentando l’afflusso di sangue al tessuto erettile e consentendo un miglioramento e il mantenimento dell’erezione.

Come si effettua il trattamento con le onde d’urto a livello del pene?

Il trattamento con le onde d’urto per la disfunzione erettile prevede la consulenza con lo specialista in Urologia e Andrologia al fine di valutare quali protocolli terapeutici utilizzare per ogni singolo caso. Sulla base delle valutazioni specialistiche, i trattamenti possono variare per numero e tempi di applicazione, ma in media sono necessarie 4-6 applicazioni di circa 20 minuti ciascuna, a cadenza settimanale. Ciascuna applicazione prevede dai 900 ai 3000 “colpi” assolutamente indolori, applicati bilateralmente ai corpi cavernosi. Il trattamento si svolge in ambulatorio, non richiede anestesia, non è invasivo nè doloroso, e al termine del trattamento la persona può tornare alla propria vita quotidiana, incluse le attività lavorative e sportive. Il beneficio del trattamento con le onde d’urto non si limita al tempo della terapia, ma prosegue anche dopo il ciclo di trattamento; tuttavia, è possibile che sia necessario ripetere il trattamento dopo qualche mese e, in alcuni casi può essere raccomandato aggiungere una terapia farmacologica. A tutti i pazienti è raccomandato anche cambiare stili di vita per ridurre il rischio metabolico (ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, sedentarietà) e migliorare anche il benessere prostatico. È inoltre importante che il paziente effettui controlli di follow-up come programmato dall’urologo, in modo da monitorare l’evoluzione del disturbo, valutare l’efficacia dei trattamenti e, in caso, modificarli. Le onde d’urto possono possono risultare efficaci anche nel trattamento della fase acuta della malattia di La Peyronie: in casi selezionati, il trattamento aiuta a ridurre la placca, presente nei corpi cavernosi, e alleviare il dolore durante l’erezione.