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Dieta: a cosa serve conoscere massa magra e massa grassa?

Per dieta si intende uno stile di vita alimentare che, per alcune persone, può significare prevenzione o gestione di molte malattie, e non solo un mezzo per perdere peso. Tuttavia, una dieta deve essere sempre personalizzata sulla base delle abitudini della persona, del peso corporeo, ma anche di alcuni parametri clinici importanti quali massa magra e massa grassa. L’eccesso di grasso, infatti, è correlato a un aumentato rischio di alcuni tumori, malattie cardiovascolari, diabete e altre patologie.

Cosa si intende per massa magra, massa grassa e peso?

Il nostro organismo è costituito da tessuti di diverso tipo, tra cui il tessuto adiposo (il grasso), il tessuto muscolare, il tessuto osseo. Per massa magra si intendono quei tessuti non grassi, prevalentemente muscoli, ossa e minerali, costituiti da circa il 73% di acqua, il 20% di proteine e il 7% di minerali (elettroliti). Oltre a servire per l’attività muscolare e fisica, la massa magra è determinante per il metabolismo basale. Infatti, chi ha più muscoli consuma più calorie, anche a riposo, e ha un migliore controllo della glicemia, ovvero favorisce un miglior utilizzo del glucosio introdotto con il cibo.

La massa grassa è invece costituita dal grasso, spesso identificato come grasso sottocutaneo e grasso viscerale, ovvero il tessuto adiposo che circonda gli organi interni. Si tratta di un tessuto metabolicamente attivo che ha la funzione di stimolare o trasformare ormoni, come nel caso degli ormoni sessuali. Infatti, un’eccessiva quantità o una scarsità di massa grassa può influenzare la salute: ad esempio, una scarsa quantità di grasso può provocare alterazioni del ciclo mestruale.

La rilevazione del peso corporeo con la bilancia di casa dà un valore che può risultare fuorviante, dal momento che la massa magra pesa più della massa grassa. Pertanto, uno sportivo, ad esempio, potrebbe pesare sulla bilancia più di una persona con un’elevata percentuale di massa grassa, ed essere erroneamente definito obeso, e una persona normopeso potrebbe essere definita “sana” ma avere una scarsa quantità di massa magra.

Il rapporto tra percentuali di massa magra e grassa, insieme alla quantità di acqua presente nei nostri tessuti, definisce la composizione corporea e la salute dell’organismo.

Quando misurare la composizione corporea?

La qualità e quantità di massa magra e massa grassa, rilevati con particolari strumenti di valutazione bioimpedenziometrica (BIA), sono valori che possono indicare sovrappeso, obesità e rischio di sviluppare alcune patologie associate all’eccesso di grasso. La misurazione della composizione corporea con la BIA è importante per il nutrizionista al fine di impostare un programma nutrizionale personalizzato di nutrizione e attività fisica, che ha l’obiettivo di ottimizzare la perdita di peso senza però far perdere massa magra, fondamentale per la salute dell’organismo, e mantenere la corretta percentuale di massa grassa e idratazione. Inoltre, una volta iniziato il percorso nutrizionale e di attività fisica, la BIA permette al nutrizionista di monitorare i progressi e valutare eventuali aggiustamenti nel programma. 

Come funziona la BIA?

La bioimpedenziometria (BIA) è un esame semplice da effettuare e non invasivo, che utilizza il principio fisico che alcuni tessuti sono conduttori di corrente elettrica (acqua) e altri sono isolanti (tessuto adiposo). Con una procedura simile all’elettrocardiogramma, attraverso elettrodi collegati alla BIA e posizionati sulle mani e piedi del paziente viene fatta circolare corrente a bassissima potenza: l’apparecchio per la BIA rileva cali di intensità sulla base della resistenza o conducibilità dei tessuti, elaborando valori della composizione corporea. L’esame si esegue in pochi minuti, da distesi: non sono presenti pericoli associati al passaggio di corrente elettrica (non percepibile), in quanto l’apparecchiatura per la BIA non è collegata alla rete elettrica, ma è dotata di batterie proprie.