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Cura dell’obesità: la dottoressa Stefania Corvisieri è Young Ambassador

Una certificazione che va a migliorare la comunicazione medico-paziente e il lavoro d’équipe nella cura dell’obesità. È questo il significato del titolo Young Ambassador in Obesity che ha conseguito Stefania Corvisieri, endocrinologa di Humanitas Gradenigo e Humanitas Medical Care Principe Oddone.

Cosa significa essere Young Ambassador in Obesity?

«Significa avere strumenti importanti per gestire i pazienti affetti da patologie correlate all’obesità, sia dal punto di vista della comunicazione, ad esempio ricordando l’importanza di approcciarsi con chiarezza ed empatia e facendo attività di counseling con la persona che viene in visita, sia strumenti per lavorare in team con i colleghi. È fondamentale ricordare che nella cura del paziente affetto da obesità la partita è giocata al pari dall’endocrinologo, dal dietista, dal chirurgo, dal fisiatra e dallo psicologo. Vorrei essere ambasciatrice di nuovi messaggi positivi: l’obesità non è uno stigma – afferma la dottoressa Stefania Corvisieri – è una patologia che si può curare, anche attraverso numerosi trattamenti, tra i quali quelli farmacologi, e per farlo è necessario lavorare in squadra».

Come si diagnostica l’obesità?

«L’obesità è una malattia cronica recidivante, a genesi multifattoriale – racconta la dottoressa Corvisieri -in cui ambiente, stile di vita, alterazioni genetiche e metaboliche interagiscono in modo complesso nello sviluppo della patologia. È dunque necessario che sia multidisciplinare l’équipe coinvolta nella cura del paziente affetto da obesità».

E aggiunge: «Gli studi sono sempre più avanzati e sappiamo che le misurazioni antropometriche, ovvero BMI (Body Mass Index – Indice di Massa Corporea) e circonferenza addominale, non sono sufficienti a stadiare correttamente la patologia. È necessario pertanto considerare altri fattori associati, ovvero l’impatto funzionale, psicologico e le eventuali comorbidità presenti».

C’è un rapporto tra Endocrinologia e alimentazione?

«Fare l’endocrinologo vuol dire parlare di alimentazione, perché ormoni e cibo sono strettamente collegati. Come endocrinologa mi sono sempre occupata di patologie della tiroide, osteoporosi e metabolismo calcio fosforico, ma negli anni mi sono appassionata alle interazioni con l’alimentazione e sempre più mi sono occupata di obesità, anche per l’aumento della sua incidenza nella popolazione. Qualche dato: 1/3 della popolazione mondiale è affetta da obesità. Dal rapporto del 2022 dell’OMS Europa emerge che quasi il 60% degli adulti e quasi il 30% dei soggetti in età pediatrica è in sovrappeso o obeso. Le conseguenze comprendono patologie cardiovascolari, disturbi muscolo scheletrici, diabete mellito tipo 2, disturbi respiratori, patologie oncologiche, rischi infettivi e impatto psicologico, con compromissioni sulla qualità di vita e aspettative di vita».

Quale servizio offre Humanitas Gradenigo?

«Oltre alle visite specialistiche endocrinologiche, in Humanitas Gradenigo è possibile accedere anche alla visita integrata con endocrinologo e dietista, con la prescrizione di un piano alimentare personalizzato. Le visite integrate sono pensate non solo per chi è affetto da obesità, ma anche per i pazienti in sovrappeso, diabetici o con altre patologie metaboliche (ad esempio la sindrome dell’ovaio policistico) o per pazienti che vogliono soltanto affrontare il tema alimentazione nell’ottica della prevenzione».