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Colonscopia senza dolore e senza sedazione profonda

In Humanitas Gradenigo riguarda oltre il 95 per cento dei pazienti che si sottopongono all’esame:
«La tollerano benissimo senza una sedazione profonda, altri vengono invece sottoposti alla sedazione con assistenza anestesiologica», spiega il dottor Mohammad Ayoubi, responsabile della Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’Ospedale.

 

Colonscopia senza dolore e senza la necessità di ricorrere alla sedazione profonda. È quanto accade a oltre il 95 per cento dei pazienti che in Humanitas Gradenigo si sottopongono a questo tipo di esame. Il merito è della procedura adottata dagli specialisti della Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva diretta dal dottor Mohammad Ayoubi: «Il successo delle procedure è basato su una serie di fattori – spiega il dottor Ayoubi -: innanzitutto sull’accoglienza e sulle informazioni fornite al paziente da parte del personale medico-infermieristico, quindi sulla sedazione cosciente con una corretta utilizzazione dei farmaci nonché sulla scelta più opportuna dello strumento da utilizzare tra quelli a nostra disposizione e, in ultimo, non certo per importanza, la competenza e l’esperienza dei medici endoscopisti. Per la maggior parte dei nostri pazienti, tutto ciò è sufficiente per eseguire l’esame senza dolore».

Dottor Ayoubi, che cos’è la colonscopia tradizionale o endoscopica?

«Si tratta di una procedura endoscopica di ambito gastroenterologico che consente, mediante l’introduzione di una sonda flessibile nell’ano, di visualizzare direttamente il lume del colon e quindi di poter diagnosticare eventuale patologie del colon che possono essere benigne (diverticoli, polipi, infiammazioni) o maligne (tumori)».

Che cos’è il colon?

«Partendo dal cavo orale rappresenta l’ultimo tratto del tubo digerente e, partendo dal canale anale, ne è il primo tratto. È formato da diverse parti: retto, sigma, colon discendente, flessura sinistra, colon trasverso, flessura destra, colon ascendente, cieco».

Quando occorre eseguire la colonscopia?

«In assenza dei sintomi specifici come dolori addominali ricorrenti, alterazione dell’alvo, perdita di sangue, la colonscopia viene suggerita come prevenzione dei tumori del colon-retto a tutti soggetti che hanno più di 50 anni».

Cosa bisogna fare prima di eseguire una colonscopia?

«Affinché si possa esplorare bene il colon e portare la procedura a buon fine, occorre fare una particolare preparazione di pulizia, necessaria per liberare tutti i residui e contenuti del colon. Esistono diverse soluzioni per la pulizia del colon, abitualmente consigliati dai centri di riferimento. È una fase davvero essenziale, perché una colonscopia in un colon non perfettamente pulito ha poco valore».

Quanto dura la colonscopia?

«In media 20-25 minuti, ma può prolungarsi se bisogna togliere polipi o compiere altre operatività».

La colonscopia robotica è una procedura indolore?

«Viene considerata indolore, ma anche in questo caso, nei pazienti con bassa soglia del dolore, può determinare dolore. Si tratta di una procedura che al momento denuncia qualche limite anche nella parte dedicata all’intervento, in quanto non consente di asportare i polipi più grandi di un centimetro come invece avviene durante la colonscopia tradizionale che permette anche l’asportazione di polipi di grossa dimensione».