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Malattia di Crohn


Che cos’è la malattia di Crohn? 

La malattia di Crohn è un’infiammazione cronica dell’intestino, che può coinvolgere l’intero tratto gastro-intestinale. Di solito la malattia interessa il colon e l’ileo, ovvero il tratto terminale dell’intestino tenue. Questa patologia è caratterizzata dalla presenza di ulcere provocate dall’infiammazione, che se trascurate possono causare stenosi (restringimenti) o fistole profonde al punto da perforare l’intestino e toccare gli organi nelle vicinanze.  

Quali sono le cause della malattia di Crohn? 

Ad oggi non sono ancora note le cause responsabili di questa patologia. Si suppone una multifattorialità, comprensiva di predisposizione genetica (anche se la malattia non è ereditaria né genetica), fumo, aspetti ambientali, alterazioni a livello della flora batterica e della risposta immunitaria.

Quali sono i sintomi della malattia di Crohn?

I sintomi possono variare in base al punto dell’apparato gastro-intestinale coinvolto, ma è possibile che la malattia sia asintomatica. In generale, possono verificarsi diarrea cronica, che può durare per più di un mese e manifestarsi anche nella notte, dolori e crampi addominali, perdita di sangue nelle feci, febbre alla sera o dolori a livello articolare. Anche un’importante perdita di peso è un sintomo caratteristico. A livello anale potranno aversi ascessi o fistole.

Come si effettua la diagnosi? 

Per la diagnosi della malattia di Crohn potranno essere utili diversi esami:

  • Colonscopia con visualizzazione dell’ileo e con biopsia intestinale, allo scopo di verificare le condizioni della mucosa intestinale e individuare elementi caratteristici dell’infiammazione cronica.
  • Entero-TC con mezzo di contrasto.
  • Esofagogastroduodenoscopia, al fine di valutare l’eventuale localizzazione di malattia a livello della parte alta dell’intestino.
  • Ecografia delle anse intestinali, per verificare lo stato di salute della parete intestinale e per escludere/accertare eventuali complicanze.
  • Risonanza magnetica addominale con mezzo di contrasto, al fine di individuare l’infiammazione e valutarne l’estensione e l’entità.
  • Enteroscopia con videocapsula, una metodica endoscopica non invasiva che consente di vedere le lesioni del piccolo intestino.
  • Esplorazione chirurgica sotto anestesia, solo per casi selezionati con morbo di Crohn perianale.