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Ecoendoscopia


Che cos’è l’ecoendoscopia?

L’ecoendoscopia è una metodica che consente lo studio delle patologie dell’apparato digerente, delle vie biliari e del pancreas.

È possibile infatti effettuare un’esplorazione di carattere ecografico delle pareti dei visceri e delle regioni circostanti, grazie alla presenza di una sonda a ultrasuoni posta sulla punta ell’endoscopio.

Questa metodica supera i limiti dell’ecografia tradizionale, raggiungendo una maggiore capacità di risoluzione nello studio delle patologie dell’apparato digerente, delle vie biliari e del pancreas.

A che cosa serve l’ecoendoscopia? 

L’ecoendoscopia ha importanti potenzialità diagnostiche e operative e permette l’esecuzione di agobiopsie delle lesioni pancreatiche e linfonodali o drenaggi di raccolte.

Consente inoltre la stadiazione dei tumori maligni del tubo digerente e degli organi circostanti; permette di localizzare e visualizzare le lesioni benigne della parete esofagea, gastrica, duodenale, rettale, del pancreas o delle vie biliari. L’ecoendoscopio infine può essere di aiuto in presenza di dubbi diagnostici a carico di strutture adiacenti al tubo digerente.

 Sono previste norme di preparazione?

Le norme di preparazione variano in base alla zona di esplorazione. Se l’indagine riguarda il tratto digestivo superiore, il paziente dovrà essere a digiuno a partire dalla mezzanotte. Se l’esame avverrà nel pomeriggio, sarà invece possibile consumare una colazione leggera entro le ore 7. Per il tratto digestivo inferiore, occorre pulire l’intestino con clisteri ed essere a digiuno da almeno tre ore. Non è necessario sospendere le terapie croniche. 

Come funziona l’ecoendoscopia?

L’esame di ecoendoscopia si svolge come un esame endoscopico tradizionale. La procedura ha una durata che varia dai dieci ai trenta minuti, a seconda dell’organo da esplorare e dall’obiettivo. L’endoscopio, un piccolo tubo flessibile composto da sottilissime fibre ottiche, viene inserito nel corpo attraverso la bocca o l’ano, a seconda della zona da esplorare.

Il paziente è sedato, con una sedazione che può essere cosciente o profonda, e viene tenuto sotto osservazione fino al momento del risveglio completo.

L’ecoendoscopia è dolorosa o pericolosa?

Il paziente non avverte dolore o fastidio poiché sedato.

Le complicanze dell’ecoendoscopia diagnostica sono rare (0,005% dei casi), mentre sono più frequenti in caso di indagini operative e variano caso per caso.