COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Prenotazioni
011.1910.1010
Centralino
011.1910.1001

Cromo

Che cos’è il cromo?

Il cromo è un minerale necessario all’organismo in minime quantità. Ne esistono varie forme: quella biologicamente attiva è chiamata cromo trivalente.

A che cosa serve il cromo?

Il cromo fortifica l’attività dell’insulina e sembra essere direttamente coinvolto nella fase di metabolizzazione dei carboidrati, delle proteine e dei grassi.

In quali alimenti è presente il cromo?

Il cromo è presente in tantissimi alimenti, ma spesso solo in piccole tracce. Ne sono buone fonti la carne e i cereali integrali, alcuni frutti (come mela, banana e arancio) e verdure (broccoli e le taccole). Gli alimenti ricchi di zuccheri semplici, invece, ne contengono quantità inferiori.

Qual è il fabbisogno giornaliero di cromo?

Le conoscenze allo stato attuale non sono sufficienti a stabilire un fabbisogno giornaliero medio di cromo. Il Food and Nutrition Board e l’Institute of Medicine statunitensi hanno però stabilito un “apporto adeguato” basato sul contenuto di cromo in una dieta sana. I suoi valori medi variano a seconda dell’età, del sesso e di variabili come gravidanza o allattamento e possono essere compresi tra gli 0,2 microgrammi giornalieri (per i bambini fino a 6 mesi di età) e i 45 microgrammi giornalieri (per le donne in stato interessante). In media una persona adulta ne dovrebbe assumere circa 30 milligrammi al giorno.

Quali conseguenze può determinare la carenza di cromo?

La carenza di cromo è associata a sintomi analoghi a quelli del diabete di tipo 2, in particolare alla ridotta intolleranza al glucosio e all’aumento della richiesta di insulina.

Quali conseguenze può determinare un eccesso di cromo?

Solo in rari casi l’eccesso di cromo è stato associato a possibili effetti collaterali. Per questo motivo non è stata decisa una dose massima tollerabile per questo elemento.

È vero che il cromo aiuta a combattere il colesterolo alto?

Alcuni studi suggeriscono che l’assunzione di cromo potrebbe abbassare i livelli di colesterolo LDL, quello considerato “cattivo”, e aumentare quelli del colesterolo HDL, considerato invece “buono”. I dati fino ad oggi a disposizione non sono però sufficienti per consigliare un’assunzione di cromo al fine di combattere l’ipercolesterolemia.