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Psoriasi


La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica cutanea caratterizzata dalla crescita anomala dell’epidermide. Tale infiammazione si manifesta con placche in rilievo, rosse e desquamate, prevalentemente su gomiti, ginocchia e cuoio capelluto, sebbene possa colpire tutto il corpo, unghie comprese. 

Nel mondo, circa il 2% della popolazione soffre di psoriasi, con un’insorgenza maggiore entro i 40 anni. Tuttavia, non è raro assistere a un esordio adolescenziale o infantile.

Quali sono le cause scatenanti?

Le cause della psoriasi sono sia di natura genetica che ambientale. I soggetti predisposti sono più a rischio di svilupparla, quindi, in presenza di fattori scatenanti quali: 

  • traumi fisici: non è chiaro il meccanismo che porta all’insorgenza della psoriasi a seguito di un trauma fisico, ma si pensa abbia un ruolo importante lo stress ad esso legato;
  • stress: lo stress aumenta il rischio di infiammazione ed è per questo che lo si considera un fattore scatenante per molte malattie infiammatorie cutanee, inclusa la psoriasi;
  • infezioni streptococciche: tali infezioni, come vedremo più avanti, sono responsabili della psoriasi nella forma guttata, e vanno trattate con antibiotico;
  • farmaci: esistono i cosiddetti induttori di psoriasi, ovvero alcuni farmaci tra cui i beta bloccanti, il litio, i sali d’oro, gli antimalarici di sintesi, che possono causare la psoriasi. Inoltre, oltre a provocarla, possono anche esacerbare un episodio di psoriasi già in atto.

Quali sono le forme di psoriasi?

Psoriasi “volgare” a placche

La cosiddetta psoriasi “volgare” è la forma più diffusa e causa la formazione di placche eritematose, ben demarcate e coperta da scaglie desquamanti bianco-argentee.
Il diametro delle placche può variare notevolmente e alcune possono estendersi fino a unirsi e ricoprire intere aree del corpo. Determinare il grado di estensione, di eritema, di spessore e di desquamazione serve a stabilire la gravità della psoriasi. 

Psoriasi guttata

La psoriasi guttata si manifesta 10-15 giorni dopo la contrazione dell’infezione da Streptococco, di solito di natura tonsillare (faringotonsillite streptococcica). Le papule si presentano a forma di goccia, con un diametro che varia da 1 mm a 1 cm di diametro, per lo più sul tronco. 

Si pensa che alcune molecole della pelle e una proteina dello streptococco si assomiglino a tal punto da attivare entrambe i linfociti T, che provocano l’infiammazione psoriasica. In questi casi, prima di trattare la psoriasi, è obbligatorio trattare l’infezione.

Psoriasi pustolosa

La psoriasi pustolosa può essere di natura localizzata o generalizzata. La prima viene spesso confusa con altre malattie simili (disidrosi, dermatite irritativa oppure da contatto) e si manifesta principalmente sulla pianta del piede e il palmo della mano, in cui compaiono piccole pustole sottocornee, che poi giungono in superficie desquamandosi. Nei casi più gravi insorgono anche segni di eritema, ipercheratosi e fissurazioni. 

La psoriasi pustolosa generalizzata è invece caratterizzata da pustole gran parte della superficie corporea. Si tratta della forma più grave di psoriasi, ma per fortuna è molto rara.

Psoriasi eritrodermica

Questa tipologia di psoriasi è spesso il risultato di una psoriasi non adeguatamente trattata, ed è caratterizzata da porzioni di pelle eritematose e desquamate. In questo caso, la barriera cutanea subisce un’alterazione tale da esporre il corpo a un’eccessiva perdita di liquidi e di calore, determinando la necessità di ricovero ospedaliero

Psoriasi seborroica

Nota anche come sebopsoriasi, la psoriasi seborroica causa lesioni simili a quelle causate dalla dermatite seborroica, ma che presentano un aspetto più “secco” e che compaiono anche in aree che di solito non sono interessate dalla dermatite seborroica.

Psoriasi inversa

È una forma di psoriasi difficile da diagnosticare poiché interessa zone non “classiche”, ovvero le aree di piega, quali le pieghe inguinali e ascellari, l’area genitale e il solco intergluteo. La desquamazione è quasi assente e le chiazze sono rossastre, lucide, e da margini ben definiti; solo in alcuni casi provocano prurito. In un alto numero di casi, la psoriasi inversa viene scambiata per micosi resistente e i pazienti vengono trattati senza ottenere risultati prima di ricevere la diagnosi corretta. 

Onicopatia psoriasica

Viene definita onicopatia psoriasica quella tipologia che colpisce le unghie di mani e piedi, su cui appaiono infossamenti puntiformi della lamina (“pitting”), macchie gialle o arancioni e striature longitudinali. Ad essere colpita può essere una sola unghia o tutte e venti. Tale variante può orientare la diagnosi di psoriasi in casi di dubbi.

Psoriasi palmo-plantare

Come suggerisce il nome, la psoriasi palmo-plantare interessa il palmo delle mani, la pianta dei piedi o entrambe le zone. Causa eritema, squame, ispessimenti della pelle e fissurazioni che possono provocare molto dolore, fino a debilitare il paziente. Talvolta anche le più semplici attività della vita quotidiana, come la deambulazione, vengono rese estremamente difficili.

Psoriasi amiantacea

Nota anche come tinea amiantacea o pityriasi amiantacea, la psoriasi amiantacea si manifesta solo sul cuoio capelluto, dove si formano squame biancastre aderenti che avvolgono il fusto dei capelli.

Artrite psoriasica

Si tratta di una forma di artrite infiammatoria che coinvolge principalmente l’articolazione sacro-iliaca e le articolazioni delle mani e dei piedi, ma può verificarsi anche in altre articolazioni come polsi, gomiti, ginocchia, caviglie. L’artrite psoriasica può verificarsi anche in assenza di psoriasi cutanea

Viene spesso associata a infiammazioni dei tessuti connettivi delle articolazioni e dei tendini, come la tendinite del tendine d’Achille. oppure ancora alla dattilite, l’infiammazione che provoca un intenso gonfiore delle articolazioni delle dita delle mani.

Come si ottiene una diagnosi?

La diagnosi viene formulata dallo specialista dermatologo durante una comune visita. Verrà quindi effettuato un attento esame clinico e la raccolta della storia clinica.

Qualora si ponesse un dubbio diagnostico, può essere prelevato un campione della pelle da esaminare in laboratorio. Questo processo prende il nome di biopsia.

Qual è la terapia da seguire?

La terapia viene formulata in base alla gravità della psoriasi. Si tratta di una malattia caratterizzata da un andamento cronico-recidivante, ovvero che prevede stati di remissione (assenza di malattia, anche prolungati) e stati di flare-up, soprattutto in concomitanza di fattori stressanti. 

La psoriasi può influire negativamente sull’equilibrio psico-fisico del paziente. soprattutto quando si presenta in forma grave o coinvolge aree molto estese e visibili del corpo. 

I trattamenti che possono essere presi in considerazione per la psoriasi sono:

  • farmaci biologici, noti anche come farmaci biotecnologici;
  • trattamenti topici non farmacologici (creme, gel, unguenti, lozioni emollienti e decappanti); 
  • trattamenti topici farmacologici (combinazioni di corticosteroidi e calcipotriolo o retinoidi topici);
  • terapia sistemica a base di retinoidi (acitretina), metotrexate o ciclosporina.

I farmaci biotecnologici (o farmaci biologici)

Dopo trent’anni di ricerca, hanno fatto il loro ingresso nella terapia della psoriasi i farmaci biotecnologici, noti anche come farmaci biologici. Questi farmaci altamente efficaci presentano pochi effetti collaterali.

Si tratta di anticorpi monoclonali che riescono a bloccare una o più molecole infiammatorie (TNF oppure diverse interleuchine) che innescano e alimentano il processo infiammatorio caratteristico della psoriasi. Vengono somministrati mediante iniezioni sottocutanee e agiscono selettivamente solo nelle zone interessate dall’infiammazione. 

Solo chi soffre delle forme più gravi ha diritto ad accedere a questo tipo di trattamento, che talvolta consente anche di intervenire sui dolori articolari dell’artrite psoriasica.

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