Vaccino contro le allergie? L’ambulatorio di Allergologia di Humanitas Gradenigo risolve il problema di adulti e bambini con le prove allergologiche e il vaccino: attenti, perché le allergie mal curate determinano spesso problemi ancora più gravi.
Ogni periodo dell’anno è buono per sottoporsi al vaccino contro le allergie. È sempre ben farlo prima dell’esplosione dei sintomi, ne va della buona resa terapeutica. Se eseguito in anticipo funziona di più, anche e soprattutto sui bambini, vaccinabili dai tre anni in su e d’abitudine più pronti a rispondere efficacemente alla terapia. Chi è allergico alle betulle può vaccinarsi a gennaio, chi soffre le graminacee può farlo a marzo, mentre chi ha un’allergia pluristagionale come quella legata ad acari e polveri può invece vaccinarsi in qualsiasi momento dell’anno.
Circa 400 milioni di persone al mondo soffrono di rinite allergica e 300 milioni lamentano l’asma: fenomeni sempre più diffusi che in molti casi vengono però sottovalutati o affrontati in modo inadeguato. La corretta diagnosi e la giusta terapia possono in molti casi favorire una sensibile correzione del problema. Rinite allergica, asma, congiuntivite e orticaria sono tra le manifestazioni tipiche di queste reazioni allergiche: il calendario pollinico di Torino e provincia registra in inverno inoltrato l’impollinazione di betulle, noccioli e oleacee che disperdono i loro pollini nell’aria. Ad aprile tocca alle graminacee (erba dei prati, grano, mais, avena), mentre un mese più tardi è il turno della parietaria, erba della famiglia delle urticacee che fiorisce fino a ottobre. Dopodiché, a luglio, le graminacee terminano di impollinare per lasciare spazio alle composite: artemisia e ambrosia in particolare.
Quando si sospetta un’allergia al polline è bene sottoporsi alla visita e alle relative prove allergologiche: in appena un quarto d’ora, per mezzo del Prick Test, è possibile capire a quali pollini è allergico il paziente. Ottenuta la diagnosi si passa alla terapia, tesa alla iposensibilizzazione attraverso il vaccino. Perché antistaminici e cortisone non curano l’allergia, ma eliminano i soli sintomi facendo stare temporaneamente meglio il paziente senza arrestare la malattia. Il vaccino blocca la malattia e la fa regredire impedendo il suo avanzamento. Tre casi su quattro di rinite allergica non trattata con il vaccino evolvono in asma, senza dimenticare le altre complicanze legate a un’allergia mal curata, a cominciare dalla poliposi nasale che spesso costringe i pazienti a più di un intervento chirurgico poiché i polipi recidivano.
Il vaccino contro le allergie utilizzato nell’ambulatorio di Allergologia di Humanitas Gradenigo conta su due sole micro somministrazioni per via intradermica: è composto da un pool di allergeni microdose legati a un enzima. Tutti i componenti del vaccino vengono riconosciuti come parte di sé dal sistema immunitario che perciò interrompe, o comunque rallenta, la produzione degli IgE, gli anticorpi che producono la reazione allergica. Nel vaccino figurano tutti gli allergeni respiratori che più di frequente provocano reazioni allergiche: vuol dire che anche i pazienti positivi a ben più di un allergene possono adesso essere curati in una volta sola, risparmiando tempo e ottenendo un risultato più efficace.